Chez Carette

 Questa volta la nostra giornata parigina, comincia dalla colazione. Se siamo a Parigi non possiamo di certo perderci cornetti al burro, crêpes, macarons e altri deliziosi pasticcini, come la mia amata Saint Honoré.

E se poi davanti abbiamo uno scenario primaverile e rilassante come questo, ci piace ancora di più. 





Qui siamo da "Cafe Carette" nell'antichissima "Place des Vosges" ( Le fermate più vicine sono "Chemin Vert", Linea 8, "Saint Paul" Linea 1, e come vedremo dopo "Bastille" Linea 1, 5 e 8).  Ma trovate un altro locale anche a "Place du Trocadéro"




Dopo una colazione come questa, vi consiglio di godervi la quiete e il verde di Place des Vosges. 



Prima di cambiare tappa, potrebbe interessarvi una visita alla "Maison de Victor Hugo" (chiusa il lunedì e festivi)


Da lì, se non l'avete già scelta come fermata, potreste andare a "Place de Bastille" e poi, sempre se non ci siete già passati scendendo alla metro di "Saint Paul", passeggiare per le altre stradine de "Le Marais", il quartiere ebraico, dove tra i numerosi locali, boutique e ristoranti, potrete assaggiare tipiche specialità ebraiche.




E sempre nel "Marais", precisamente a "Rue Pavée", fermatevi per una dolce pausa in perfetto stile parigino, con gli eclairs di "L'eclair de Génie". Il prezzo di ogni dolcino è di ben 5 euro, ma vale la pena assaggiarne almeno uno!




Ancor meglio se scegliete di gustarlo sulla Senna, magari ad "Île Saint-Louis", una piccola isola naturale che affaccia sul fiume parigino.


E se è inverno e non avete ancora voglia di rientrare, a sole due fermate di metro (Linea 1, da "Saint Paul" a "Hôtel-de-Ville"), potreste trascorrere il tardo pomeriggio o la serata a pattinare sulla pista, allestita davanti al municipio cittadino.





Accanto a "Hôtel-de-Ville" inoltre, (Linea 1, fermata "Rambuteau") si trova anche il famoso "Centre Pompidou", centro d'arte e di cultura di Parigi, e qui vi consiglio di fermarvi alla crêperie "Beaubourg", dove potrete scegliere tra tantissimi tipi di crêpes, sia dolci che salate.




Alla nostra prossima "giornata parigina",
Raffaella

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